Werner Ackermann et alii

L'Unione Cosmopolita

(1930)

 



Nota di John Zube

Questa è la traduzione di un testo comparso originariamente nel 1930 in un giornale di lingua tedesca (Radikaler Geist). L'Unione Cosmopolita fu poi soppressa dai nazional-socialisti prima che potesse crescere ulteriormente.

Conosco solo tre appartenenti al gruppo:
- Werner Ackermann, che compose il testo. In anni successive sfuggì ai nazisti e divenne, tra l'altro, uno scrittore in Sud Africa, seppure ancora soggetto a forti restrizioni. La sua vasta corrispondenza con Ulrich von Beckerath, soprattutto sul tema dei diritti delle minoranze, è presumibilmente andata perduta.
- Ulrich von Beckerath, 1882-1969, che ritengo abbia collaborato a fondo nella stesura del testo; da esso infatti trapela il suo atteggiamento volto a proporre la costituzione di nuove associazioni.
- Mio padre, Kurt Zube, 1905 -1991.

Con l'ascesa di Hitler al potere l'associazione fu naturalmente sciolta. Essa aveva allora circa 60 membri. Beckerath affermò che, anche se l'associazione era esistita per un certo numero di anni, molti componenti del gruppo si mostrarono stupiti quando realizzarono che il suo manifesto sosteneva l'esistenza di un sistema giuridico in concorrenza con lo stato. Essi davano per scontato che uno stato territoriale sarebbe sempre esistito, ed esso avrebbe avuto il compito di fornire tali servizi - o disservizi.
Mio padre, con tutta probabilità, incontrò Ulrich von Beckerath per la prima volta all'interno di questa associazione e mi consigliò, nel 1952, di fargli visita. Quell'incontro ha contribuito in maniera notevole a cambiare la mia vita e le mie idee in una direzione migliore. Ulrich von Beckerath ha influenzato il mio modo di pensare molto più di mio padre o di qualsiasi scuola, processo formativo o lettura. Non ho mai incontrato, sentito parlare o letto di qualcuno che fosse maggiormente costruttivo e ricco di idee interessanti nelle scienze sociali di Ulrich von Beckerath. Questo può essere uno dei motivi principali del fatto che egli sia rimasto largamente sconosciuto.

 


 

Chiunque può liberamente aderire all'Unione Cosmopolita. I suoi membri condividono - senza alcuna imposizione personale - le seguenti richieste di base:

I. Ogni individuo gode del diritto di secessione dallo stato (come il diritto di abbandonare la propria chiesa).

II. I Cosmopoliti (cioè le persone che hanno rinunciato di loro volontà a far parte di uno stato) hanno il diritto di emigrare, stabilirsi e svolgere una attività dappertutto nel mondo.

III. Coloro che hanno perso la nazionalità contro la loro volontà possono, su semplice richiesta, diventare o Cosmopoliti o membri di uno stato.

IV. Lo stato accetta che le persone possano non appartenere ad alcuno stato e riconosce i Cosmopoliti come una minoranza transnazionale in base alle norme moderne del diritto internazionale.

V. Lo stato rispetta l'indipendenza di una associazione per la protezione dei Cosmopoliti e riconosce il diritto di questa associazione a stipulare patti. Questa associazione di protezione può aprire sedi in vari paesi.

VI. Passaporti cosmopoliti e documenti personali emessi dall'associazione di protezione ai suoi membri sono riconosciuti da tutti i settori dello stato.

VII. In caso di guerra i Cosmopoliti debbono essere considerati come persone estranee al conflitto e non belligeranti. Lo stato non ha mai, né in tempo di pace né in tempo di guerra, il diritto di attentare alla libertà e ai diritti di proprietà dei Cosmopoliti.
I Cosmopoliti non possono essere arruolati nelle forze armate o forzati a prestare il loro servizio a supporto bellico di uno stato, né costretti a pagare tasse o a sostenere spese connesse con la guerra.

VIII. Nessuno può essere costretto, sotto qualsiasi forma o pretesto, a mantenere la sua nazionalità, nemmeno in tempo di guerra.

IX. Lo stato rispetta l'indipendenza delle associazioni cosmopolite di beneficienza e di mutua assistenza quali le compagnie di assicurazione, le istituzioni di prestito, quelle per la protezione legale, le istituzioni educative e di formazione, gli ospedali, le case per anziani, ecc. Lo stato non imporrà ai Cosmopoliti nessuna istituzione o servizio che essi sono in gradi di far funzionare da sé o che essi non desiderano.

X. Lo stato esaminerà ulteriori richieste che possano derivare dai principi fondamentali, sopra elencati, dell'Unione Cosmopolita. Su domanda della loro associazione di protezione esso condurrà negoziati per una estensione dei patti conclusi tra le parti. Regole concernenti l'applicazione precisa dei summenzionati principi, incluse quelle riguardanti il periodo transitorio, saranno oggetto di trattativa tra lo stato e l'Unione Cosmopolita.

 


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